Fabio Caliman - responsabile per il progetto "Toner Solving" di Dama Service Industry - illustra il percorso che l’azienda sta compiendo per sviluppare nuovi prodotti destinati al comporto della stampa laser.
1 Dama Service Industry: chi è, di cosa si occupa?
Dama Service ha una storia. 25 anni di lavoro e presenza sul mercato, fin dagli albori della rigenerazione, quando il tema era di assoluta novità e tante tecniche erano artigianali, per non dire pionieristiche.Quanto toner è passato per le stampanti e le nostre macchine da quei tempi.Quindi da sempre ci occupiamo di consumabili per la stampa: produzione e commercializzazione di materie prime e di composti destinati alla rigenerazione di cartucce toner - bn e colori - e cartucce inkjet per le stampanti a getto.E com’è cambiato il mercato da allora: sia per i prodotti (qualcuno ricorda i "nastri" per le stampanti ad aghi?) che per le dinamiche commerciali (internet non esisteva, nemmeno nel vocabolario declinato al futuro).In quei tempi le stampanti "casalinghe" non erano nemmeno immaginate e il mercato era esclusivamente di tipo professionale, rivolto alle aziende.Una stampante laser - esclusivamente e rigidamente in B/N - di buona qualità costava parecchi milioni di lire. Apple aveva presentato la sua seconda serie di computer per la grafica e l’edizione editoriale, ed anche quelli avevano prezzi tutt’altro che popolari.La vera rivoluzione arrivò con le stampanti a getto di inchiostro: il primo brevetto fu del 1977, da parte di Canon. Nel 1993 arriva Epson con la sua soluzione piezoelettrica, tecnologicamente avanzata e che sorpassava l’effetto "bagnato" tipica delle Canon.Ma la nostra attenzione per il mercato professionale ci ha fatto sempre considerare il mondo delle stampanti laser come ambito preferenziale di intervento. In principio il produttore principale di toner - se non esclusivo - era Canon e la gamma stampanti era assai ristretta, riducendosi in effetti a pochi modelli. In seguito anche IBM si presenta sul mercato italiano con modelli destinati esclusivamente ad un uso professionale e aziendale.Successivamente Dama Service ha sviluppato centri di rigenerazione per cartucce laser, fornendo una alternativa vantaggiosa (per il cliente) ai costosissimi ricambi originali.In questo settore tutto cambia agli inizi degli anni 2000: si presentano all’orizzonte nuovi marchi che offrono al mercato - affamato di stampanti piccole, semplici ed economiche - una gamma di modelli molto ampia.Epson, Samsung, HP, Lexmark, Brother diventano marche conosciute e la loro presenza diventa familiare nelle case italiane - soprattutto con le stampanti inkjet ma anche con laser di fascia bassa - per la stampa home e nei piccoli uffici.Di conseguenza cambia anche il mercato dei consumabili, decuplicando le tipologie di cartucce laser e anche dei toner, che normalmente sono specifici per marca e - addirittura - per famiglie di stampanti all’interno della stessa marca.Negli ultimi anni emerge - da parte del comparto che si occupa di rigenerazione delle cartucce per le stampanti laser - l’esigenza di ridurre in modo considerevole le tipologie di toner da utilizzare. Questo per evidenti motivi di gestione e di stoccaggio a magazzino di una quantità considerevole di toner di diverse marche e tipologie, adatto alle varie stampanti presenti sul mercato. Questa immobilizzazione di tante quantità e qualità diverse di toner comporta costi non indifferenti - sia per la materia prima che per la parte logistica - proprio quando si presentano all’orizzonte nuovi player, perlopiù dall’estremo oriente, che offrono cartucce rigenerate a prezzo molto competitivo, seppur di qualità bassa. Ma - lo sappiamo tutti - la percezione del prezzo è immediata mentre quella della qualità del prodotto talvolta sfugge, salvo poi pentirsene in seguito...
2 Come si muove Dama Service Industry in questo particolare segmento di mercato?
DSI si è data un compito preciso e in sintonia con la propria storia. Essere partner delle aziende di rigenerazione e commercializzazione dei consumabili per la stampa - laser e inkjet - con prodotti e servizi di qualità. Il nostro lavoro quotidiano consiste nel fornire alla clientela professionale prodotti, componenti e assistenza di livello alto, capace di distinguersi rispetto ai competitor che puntano ad entrare sul mercato con la tecnica del "dumping" legato esclusivamente alla componente prezzo.Nella nostra esperienza abbiamo imparato ad essere accanto alla clientela, svolgendo per essa anche un lavoro di selezione e analisi dei prodotti, dei fornitori primari e dei componenti tecnici che poi commercializziamo.Questa "cura" rappresenta un valore aggiunto rispetto alla semplice commercializzazione di prodotti e fornisce ai clienti - perlopiù laboratori specializzati nella rigenerazione di cartucce - la certezza di procurarsi il miglior prodotto in riferimento alle loro esigenze specifiche di qualità e mercato. Nel lavoro quotidiano abbiamo notato - negli ultimi anni - l’istanza espressa con sempre più forza dalla cliente - di ottimizzare: ottimizzare nel senso migliorare la gestione operativa del lavoro, semplificare la logistica, avere risultati economici migliori per in un contesto caratterizzato dalla contrazione dei consumi in tanti ambiti privati ed aziendali dovuto fondamentalmente dalla condizione di crisi che continua ad investire il nostro paese.A partire da queste istanze abbiamo sviluppato prima una riflessione e poi una determinazione. La riflessione ha generato una analisi su quali ambiti della nostra attività potevano essere interessati ad una ottimizzazione e miglioramento delle performance aziendali, da riversare sulla clientela con prodotti e servizi nuovi e convenienti.La determinazione - quindi l’agire dopa aver pensato - ci ha portato ad intraprendere un percorso di ricerca, dapprima timido e semplice ma via via più deciso e specifico, per la formulazione di uno o più toner che potessero essere definiti "universali", cioè adatti ed usabili in un gran numero di modelli di stampanti laser.Questo perché dall’analisi svolta con partner commerciali e fornitori abbiamo notato come il concetto di "universalità" di un prodotto sia antitetico alle dinamiche attuali. Ogni marchio propone il suo specifico toner, o addirittura più tipi di toner, sostenendo quindi una dinamica commerciale che comporta più acquisti, più stoccaggi di magazzino e di logistica con un aggravio di costi significativo per gli operatori e un aumento dei ricavi per le case costruttrici.
3 Che cosa chiede il mercato e la vostra clientela? e le vostre risposte?
Non è semplice rispondere, anche se abbiamo tante risposte semplicistiche che però fotografano una parte della realtà.Fondamentalmente mi sento di dire che l’esigenza che tanti operatori esprimono - in modo forte, deciso - è quella di una semplificazione delle dinamiche di lavoro per avere migliori performance economiche che permettano loro di guardare con serenità al futuro. Questo certamente per quanto riguarda l’aspetto burocratico e normativo che rende difficile fare impresa nel nostro paese, ma anche poi - scendendo nel concreto - una semplificazione nell’infinita giungla di codici, referenze, tipi, varietà e categorie di prodotti (toner in particolare) che complicano il lavoro quotidiano.Perché questo significa - sempre parlando concretamente - magazzini, acquisti, stoccaggio, gestione, test e prove, canale di vendita, gestione amministrativa e... con comodo e con calma, incassare quanto dovuto dal cliente finale. Se poi il cliente finale è una amministrazione pubblica qualcosa si potrebbe complicare. Non sempre, ma spesso è così.In questo contesto noi possiamo fare poco o molto: poco in contesto mondiale, ma molto per i nostri clienti, e ovviamente per noi stessi. Punto 1: vogliamo passare da essere pura cinghia di trasmissione a ingranaggio che attiva il moto e l’azione. Mi spiego. Per tanti anni siamo stati pura e semplice "cinghia di trasmissione": acquisti dal fornitore, che normalmente è una iper-mega azienda situata in qualche posto dell’estremo oriente, e quando ricevi la fornitura prepari i lotti che la clientela ordina. Fine. Punto 2: vogliamo diventare un ingranaggio che produce moto, propulsore di cambiamento e di novità e quindi abbiamo pensato che una novità - in questo settore - sia la formulazione dun toner "universale", adatto a tutte o a tante stampanti laser.Pensate: passare da 35/40 tipi di toner per soddisfare tutte le esigenze, a 2-3-4 tipi che vanno bene dappertutto. Sarebbe fantastico. Ebbene, quel "sarebbe" vogliamo farlo diventare "è" fantastico, presente, attuale e concreto.Per questo stiamo spendendo e lavorando. Per noi è un impegno grosso, gravoso, ma sappiamo che è fattibile.
4 Una bella sfida: sviluppo e ricerca?
Ricerca e sviluppo sono le due facce della stessa medaglia. Una con l’altra - combinate, non semplicemente sommate - fanno quello che noi chiamiamo futuro.Mi spiego. Lavorare con i colossi (i produttori mondiali sono pochi e si dividono il mercato) ha dei vantaggi e presenta anche aspetti problematici. Tu puoi esprimere delle esigenze ma il più delle volte finisce che loro sono "monolitici" e rigidi nei loro programmi di sviluppo e produzione. Mentre che rigenera, lavora per la clientela finale, ha delle esigenze di flessibilità e adattamento alle richieste del cliente quotidiane, quasi ora per ora.Bene, vogliamo sviluppare un prodotto o una famiglia di prodotti che sia capace di incontrare le modalità operative del grande produttore e le esigenze del piccolo rigeneratore.Come?Ascoltando i nostri clienti e sviluppando per loro una piccola, veramente piccola, serie di referenze che accontenti tutte le stampanti laser che mangiano toner per funzionare. Semplice a dirsi, meno a farsi, ma siamo per strada con risultati incoraggianti.Per noi questo è lo sviluppo, che affiancato alle attività quotidiane di commercializzazione, rappresenta la direzione per l’evoluzione della nostra "piccola" azienda. Questo sviluppo non arriva da solo, non ti suona il campanello per dirti "son qua, mi prendi?". Va costruito, pensato, provato, ri-provato e condiviso.Per noi non è uno sforzo banale, sappiamo bene che peso potrà avere nel futuro dell’azienda e cosa potrà rappresentare per tanti nostri partner commerciali.Stiamo condividendo questo sforzo con partner specializzati che supportano la nostra ricerca con test e verifiche di laboratorio, nel quadro di un processo di sviluppo realizzato con criteri scientifici.
5 avete tracciato una road-map per realizzare questo progetto?
Siamo nel percorso, non all’inizio e tanto ameno alla fine.L’inizio è stato il momento in cui ci siamo chiesti cosa si aspetta di nuovo da noi il nostro cliente e quale novità noi avremmo potuto inserire nel mercato. La fine sarà quando metteremo la nostra etichetta nella confezione di toner adatta per l’uso in un numero "x" di stampanti laser, magari tutte quelle che sono nel mercato...è un sogno, ma ci stiamo lavorando.Ci siamo dati un orizzonte temporale entro cui fare ciò: 2022, che sembra lontano ma in verità è lì, qualche calendario più in là.Tra il 2016 ed il 2022 avremo fatto un bel pezzo di strada e soprattutto - ci auguriamo - avremo costruito il futuro della nostra azienda e preparato delle buone notizie per i clienti che serviamo quotidianamente.Ora, oggi, mettiamo in campo ogni giorno risorse, personale, fantasia e strumenti.Finora abbiamo lavorato su tanti aspetti che hanno dato concretezza al progetto "Toner Solving". Nel progetto di ricerca e sviluppo "Toner Solving" sono presi in considerazione toner per le stampanti più presenti sul mercato ed utilizzate in modo più massivo: HP, Samsung, Lexmark, Brother. Oggetto dell’azione è la formulazione di toner sia monocromatici che a colori.Abbiamo studiato i toner offerti sul mercato ed il loro comportamento con le stampanti più comuni.Di questi toner abbiamo voluto saperne di più, facendo analisi fisico-chimiche che ci svelassero qualità e componenti.Poi abbiamo cominciato a creare la nostra formulazione, miscelando componenti e testando su varie laser printer queste formulazioni per capire come si comportavano una volta stampate sulla carta.Con laboratori esterni abbiamo fatto valutazioni tecniche e specialistiche sulle formulazioni lavorate, per realizzarne poi altre ancor più performanti ai fini del progetto.E via, prove su prove poiché le variabili sono tante e dobbiamo considerare tutte per giungere alla formulazione finale, quella pronta per il mercato.La strada è lunga ma è tracciata: e vogliamo percorrerla fino in fondo.